Culto 21/04/2019 - Pasqua di Risurrezione

di Ruggero Marchetti pubblicato il 21/04/2019 22:52:07 in culto 381

Giovanni 20, 1 – 18

Il primo giorno della settimana, la mattina presto, mentre era ancora buio, Maria Maddalena andò al sepolcro e vide la pietra tolta dal sepolcro. Allora corse verso Simon Pietro e l’altro discepolo che Gesù amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’abbiano messo». Pietro e l’altro discepolo uscirono dunque e si avviarono al sepolcro. I due correvano assieme, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse primo al sepolcro; e, chinatosi, vide le fasce per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro, e vide le fasce per terra, e il sudario che era stato sul capo di Gesù, non per terra con le fasce, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, e vide, e credette. Perché non avevano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli doveva risuscitare dai morti. I discepoli dunque se ne tornarono a casa. Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?» Ella rispose loro: «Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: «Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò». Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!». Gesù le disse: «Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”». Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose.

Un pensiero dalla predicazione

thumbnail article Come sappiamo bene e come abbiamo ricordato anche oggi, Maria era già da tanto tempo una discepola di Gesù e già da tanto tempo gli voleva un gran bene... perché Gesù le aveva voluto bene, l'aveva accolta e le aveva parlato, e l'aveva guardata e le aveva sorriso, e le aveva annunciato il perdono di Dio... era stato il suo tutto, e lo era ancora... Ma adesso quell'incontro, lì davanti al sepolcro vuoto; adesso quel “Maria!” che l'aveva stordita ed incantata, ed era stata la sua felicità. E quella sua risposta: “Rabbunì”, “Maestro mio”... una parola che già aveva pronunciato tante volte parlando con Gesù. E però adesso quel “mio” vuol dire “mio per sempre”... Gesù lì avanti a lei, tornato dall'abisso della morte, reca in sé l'infinito...

anche se quell'incontro ha una sua fine, perché Gesù deve tornare al Padre e Maria deve andare “ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che le aveva detto queste cose”, però per lei quell'incontro non finisce. Non finirà mai più! “Maria!”, “Maria!” ,“Maria!”. Quella voce e quel nome, il suo nome sulla bocca di Gesù, saranno il canto di tutta la sua vita, e la figura insieme vicinissima e remota di colui che è insieme il “Rabbunì” e il Risorto dai morti, sarà la luce che scalderà il suo cuore finché avrà un cuore a batterle nel petto... Sì, per Maria questo incontro è davvero la sintesi di tutti gli altri incontri con Gesù, il vis à vis con lui per eccellenza. Per lei oramai il passato, il presente, il futuro... tutto s'è come raccolto in quel momento in cui ha sentito la voce di Signore pronunciare il suo nome e l'ha riconosciuto meravigliosamente presente, ritto lì innanzi a lei, in quella mattina di primavera...

Non potrebbe essere così anche per noi, sorelle e fratelli? E non potrebbe essere così anche per voi, ormai non più “confermandi”, e neanche “confermati”, ma fratelli e sorelle, giovani membri della nostra chiesa? Non potrebbe l’incontro col Risorto che ci chiama per nome… e chiama tutti e tutte col proprio nome… non potrebbe questo scaldare e rendere felice il nostro cuore?


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